EtnoMuSa 21 giugno 2021

Il programma di EtnoMuSa alterna brani della musicalità italiana di trasmissione orale (canti e danze) soprattutto del Lazio e del Sud Italia con canti di altri paesi che, pur non essendo tradizionali, hanno attinto alle proprie sonorità autoctone diventando infine parte della identità musicale di un popolo.

L’ensemble EtnoMuSa partecipa alla Festa della Musica 2021, l’evento internazionale ideato per festeggiare il solstizio d’estate.

 

Programma:

 

- Cu ti lu disse (serenata siciliana tradizionale)

- Abballati (nota tarantella tradizionale di invito alla danza del Regno delle due Sicilie, versione siciliana)

- Tzena Tzena ispirato ad un brano goliardico, cantato dalle truppe ebraico-inglesi durante la seconda guerra, è stato riscoperto negli USA negli anni ‘50 da Pete Seeger e rilanciato in una versione inglese pacifista e cosmopolita dove mantiene solo una strofa dell'ebraico originale.  

- Ale Brider, canto in yiddish di fine 800 della gioventù del "Bond", organizzazione ebraica polacco-russa antisionista e di ispirazione socialista. Il canto, tratto da una poesia, inneggia alla fratellanza e al prendersi cura affettivamente l'uno degli altri.

- Carmagnola, celebre canto della rivoluzione francese, su una danza tradizionale piemontese. La carmagnola era la giubba dei rivoluzionari, importata dai lavoratori italiani del cotone stagionali a Marsiglia provenienti da Carmagnola in Piemonte.

- Canto dei Sanfedisti, la risposta controrivoluzionaria del popolo durante la Repubblica Napoletana di ispirazione giacobina. I Sanfedisti erano i seguaci del cardinale Ruffo e la canzone ironizza sugli ideali illuministi e democratici a favore della Chiesa e dei Borboni. L’accenno continuo alla Carmagnola è dato dal fatto che la melodia francese divenne così diffusa da essere anche riscritta con strofe controrivoluzionarie.

- L’amante confessore, canto scherzoso dell’alto Lazio, su un tema molto diffuso nella canzone tradizionale di tutte le regioni: un ragazzo si traveste da frate confessore per poter accedere alla casa della sua innamorata che si finge malata.

- Salterello, danza tipica del Lazio, Marche e Abruzzo.

- Que nadie sepa mi sufrir, canzone argentina su probabile musica tradizionale sudamericana, composta negli anni ‘30 ma divenuta famosissima negli anni ‘50 ad opera del tenore italoargentino Alberto Castillo. Apprezzata da Édith Piaf durante il suo tour dello stesso anno in America Latina ne fece una versione francese dal titolo "La Foule".

- Giamaica farewell, canzone americana in stile folk giamaicano (mento) composta negli anni ’50 e resa celebre da Harry Belafonte.

-Pizzica di San Marzano, una delle più belle pizziche del piccolo paese in provincia di Taranto, conosciuto per la antica comunità albanese parte della sua storia e cultura.

- Le Streghe, canzone che vinse nel 1891 il primo Festival musicale di San Giovanni e che rievoca l’antica festa pagana delle streghe festeggiata proprio il giorno del Santo nel quartiere di San Giovanni.

- Pizzica tarantata, la pizzica salentina che riprende la melodia dell’antico rito dei tarantolati. 

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