MuSa Classica 25 giugno 2021

MuSa Classica 25 giugno 2021

L’Orchestra MuSa Classica aprirà il concerto celebrando Dante con una rarità donizettiana, l’Ave Maria per due voci e orchestra, proposta dal musicologo Antonio Rostagno ed entusiasticamente recepita da interpreti e direttore. Si sancisce, in tal modo, l’importanza e l’efficacia della collaborazione tra musicologi ed esecutori, più volte attivata in ambito MuSa.

Il concerto prosegue con l’Idillio di Sigfrido di Wagner che, nella sua versione originale per orchestra da camera (era un fastoso “regalo di compleanno” per la moglie), conferma che si può mutare l’emergenza in risorsa: a causa delle restrizioni da COVID MuSa Classica si esibirà a un terzo della sua “potenza di fuoco”, ma il dover suonare a ranghi ridotti può evidenziare una cura del dettaglio, di impostazione cameristica, che sarebbe stato difficile attivare con masse strumentali più importanti.

La terza parte del concerto, che non prevede intervallo, è dedicata al fenomeno, alquanto in voga nei primi decenni del secolo scorso, della libera rivisitazione della musica antica da parte di compositori moderni: MuSa Classica sarà impegnata con Respighi e Farkas, che fu suo allievo a Roma dal ’29 al ’31. Ambedue utilizzano sapientemente le potenzialità dell’orchestra moderna per riproporre, con colori e dinamiche ben diversi, antiche danze seicentesche, alcune previste originariamente per liuto. L’operazione novecentesca garantisce un’estrema gradevolezza nell’ascolto.

 

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